2. Quali sono alcuni consigli generali per le persone che viaggiano con la TTP?
Quando l’ADAMTS13, valutata prima del viaggio, è normale, non esiste un rischio significativo e i pazienti possono viaggiare in sicurezza, cosa che può includere un volo aereo o un lungo percorso in auto. Se è stata eseguita recentemente la terapia immunosoppressiva, i pazienti devono tenere presente che esiste un rischio lievemente aumentato di infezione. Di conseguenza, in caso di febbre o di qualsiasi altro evento suggestivo di infezione, i pazienti devono consultare un medico.
Allo stesso modo, i pazienti affetti da TTP congenita possono viaggiare in sicurezza dopo un’infusione profilattica di plasma, a patto che la durata del viaggio non superi il tempo che generalmente intercorre tra due infusioni profilattiche.
3. E per quanto riguarda le vaccinazioni di viaggio? Esistono precauzioni speciali per le persone affette da TTP?
La vaccinazione in pazienti affetti da TTP deve essere eseguita esclusivamente in collaborazione con uno specialista pienamente addestrato per gestire i pazienti affetti da TTP.
I pazienti possono generalmente ricevere una vaccinazione se l’attività di ADAMTS13 è normale. Poiché gli antigeni del vaccino potrebbero rappresentare un fattore scatenante per un episodio di TTP se l’attività di ADAMTS13 non è rilevabile, l’attività di ADAMTS13 deve essere testata prima di qualsiasi vaccinazione.
Se l’attività di ADAMTS13 è normale, non esiste alcuna controindicazione per qualsiasi tipo di vaccinazione. Tuttavia, per i pazienti che hanno ricevuto una terapia immunosoppressiva in precedenza, devono essere evitati vaccini vivi attenuati, in quanto esiste un rischio di malattia infettiva da vaccino (Bacillo di Calmette e Guerin, febbre gialla, parotite/morbillo/rosolia, varicella-zoster). Non esiste alcuna controindicazione specifica per i vaccini non vivi.
Per i pazienti affetti da deficit congenito di ADAMTS13, le vaccinazioni, a qualsiasi età, devono essere eseguite immediatamente dopo un’infusione profilattica di plasma, che protegge i pazienti da una recidiva.